L'ossessione del cemento
Siracusa è una città inclusa nella World Heritage List che lentamente ma inarrestabilmente
sta perdendo le su connotazioni che l'hanno fatto includere in questo prestigioso elenco mondiale.
Da tempo è in azione la speculazione edilizia, il controllo del territorio viene esercitato in maniera solo velleitaria perchè le discariche nel perimetro urbano la fanno da padrone,in barba per l'appunto ai controlli.
Luoghi incantevoli come le sue coste sono inquinate per esempio nel fascinoso tratto da Targia sino alla Mazzarona da inquinamento petrolifero,da amianto e anche da inquinamento dovuto a scarichi di liquame urbano.
Senza dimenticare di includere in questo elenco di oltraggi la cementificazione delle mura Dionigiane, quella del porto Grande, la creazione di villaggi turistici nelle principali zone balneari cittadine e l'impossibilità dichiarata di fruire ,come succede per esempio ad Agrigento, i beni monumentali davvero copiosi,dei quali dispone il fascinoso isolotto di Ortigia.Emblematico il caso del Seppellimento di Santa Lucia,un opera del Caravaggio recentemente restaurata che per tutta l'estate è stata indisponibile per i turisti italiani e stranieri.
Stessa sorte ha subito la grande cisterna annessa ai rifugi antiaerei, recentemente restaurati nella centralissima piazza Duomo, il Miqze ovverossia la fonte battesimale ebraica nella chiesa di San Filippo alla Giudecca, gli antichi lavatoi comunali annessi alla fonte Aretusa.
Annunci e solo annunci, infine sugli ultimi ritrovamenti archeologici perchè nessuna documentazione fotografica e tantomeno video è stata operata sui ritrovamenti di Siracusa romana e medievale,venuti alla luce nei recenti scavi nel quartiere della Borgata.
E quanto disordine e abbandono caratterizzano per il resto,il tempio di Giove, il Ginnasio Romano, l'area archeologica prospiciente piazza Santa Lucia sempre per lo stesso e oltraggioso motivo: mancano i fondi per operare una corretta manutenzione di luoghi unici.
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