C'è un problema amianto nella provincia di Siracusa

Intervento esplicativo della Provincia sui ritardi nello smaltimento dell’amianto presente in grandi quantità in un deposito abbandonato da tempo in via Monti.
Ribadita la presenza di amianto in via Monti, a Siracusa, nei pressi del costruendo nuovo liceo Scientifico “Einaudi”, recentemente da parte della associazione Plemmiryon, l’arch. Ignazio Mauceri, dirigente del IX Settore della Provincia regionale, competente per la tematica, ha  minuziosamente spiegato.
Prima della segnalazione dell’associazione Plemmiryon la problematica era già attenzionata dalla Provincia, impegnata nelle procedure per lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto.  I proprietari dell’area sono stati diffidati a rimuovere, detti rifiuti, con l’avviso, in non adempimento, la Provincia rimuoverà a proprie spese, salvo rivalersi successivamente sui proprietari. Scaduto il termine, sono già state attivate le procedure di smaltimento, però, subordinate al dissequestro dell’area operato dalla magistratura, proprio per la presenza di amianto. Il caso in questione necessita interlocuzione con i proprietari dell’area e per il vincolo del sequestro, altrimenti l’intervento sarebbe ricaduto fra gli interventi interessati all’operazione <Tolleranza Zero> alle discariche abusive, in una sua specifica parte dedicata appunto ai rifiuti contenenti amianto.
C’è comunque un’altra dolorosa faccia della medaglia “amianto” che è in corso di celebrazione nel Piemonte. L’associazione famigliari vittime amianto, parte coinvolta nel processo Eternit di Torino che lunedì 22 Novembre celebra la 29a udienza a Casale Monferrato dove saranno ascoltati i periti della Procura e delle parti civili. Il più grande processo per “disastro ambientale doloso permanente” sta procedendo celermente sotto la guida del presidente il giudice Giuseppe Casalbore. C’è molta attesa e partecipazione fra le parti lese di Casale Monferrato, Cavagnolo(To), Rubiera(Re) e Napoli. Le parti civili sono 6000, di cui circa 800 ammalati soprattutto di asbestosi e mesotelioma, i familiari di 2200 deceduti a causa dell’amianto dell’ Eternit, le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil, l’associazione famigliari vittime amianto, i comuni, province e regioni dei territori dei 4 stabilimenti, enti nazionali come l’ INAIL e l’INPS, altre associazioni impegnate sul fronte dell’amianto. Toccherà dapprima al prof. Francesco Carnevale, perito della Procura presieduta dal dott. Raffaele Guariniello e collaboratori che dovrà terminare il “controinterrogatorio”. Seguirà Barry Castleman per le parti civili cioè le associazione famigliari delle vittime, noto studioso dagli Stati Uniti, esperto internazionale, il quale tratterà l’evoluzione nella conoscenza del rischio amianto e relativi comportamenti e conseguenze. Toccherà poi, per la Procura, a Stefano Silvestri, igienista dal “Careggi” di Firenze, già impegnato in numerosi incarichi analoghi in vari processi. Da Casale partiranno tre pullman con famigliari, ammalati, rappresentanti sindacali, alcuni giornalisti e due troupe televisivi uno di Telecity e la francese Canal Plus. Si aggiungeranno, come altre volte, anche due classi del liceo Balbo che il giorno dopo terranno una lezione in un loro progetto scolastico, proprio sul tema. L’attenzione delle vittime per ottenere giustizia e dei movimenti internazionali volti a far cessare l’utilizzo dell’amianto, purtroppo ancora in essere in tre quarti del pianeta, è molto alta. Dati purtroppo ancora in crescita delle morti da amianto: 50 mesotelioma all’anno a Casale e 1200 in Italia, oltre 2000 morti per asbestosi e tumore al polmone, rappresentano una strage ed una sofferenza enorme, che poteva e doveva essere evitata.
amianto abbandonato

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