La Trogylos vuole invertire la tendenza negativa

Cammino più cosparso di spine che di rose in questa stagione per la Trogylos sponsorizzata Erg che ha dovuto accusare un avvio di campionato piuttosto tribolato anche per l’operazione svecchiamento e rinnovamento del roster che si doveva necessariamente operare. Non è bastato in questa prima fase nemmeno il carisma e la grande capacità di Santino Coppa, coach sempre piuttosto capace di tirare fuori il massimo possibile dalle sue giocatrici. E’ anche vero che gli è mancato l’apporto in campo di una giocatrice di grande esperienza come la Slatcheva e non è decollata la giovane serba Mitov che proprio per queste ragioni sono state inesorabilmente tagliate. Una decisione sempre sofferta per il club di Priolo che si avvale di un budget sempre striminzito ma c’è l’evidente necessità di rafforzare la squadra che non è riuscita a fare valere la sua vena battagliera che l’ha sempre contraddistinta, neppure quando in questo primo scorcio di campionato ha giocato diverse partite nel bacino infuocato del Palapriolo. Il dato in positivo in questo periodo è il nuovo ingresso nel management della società di Lino Villardita, imprenditore catanese, proveniente da svariate attività industriali, che è stato nominato general manager con incarichi relativi al settore commerciale, relazioni esterne e comunicazione. Voluto fortemente dalla società, Villardita si è già insediato all’interno dell’organigramma dirigenziale portando una ventata di rinnovamento. Il neo general manager ha già avuto in passato esperienze manageriali nel mondo dello sport ricoprendo il ruolo di presidente degli Elephants Catania, società rappresentativa del football americano in Sicilia. “Ciò che è il mio progetto di sviluppo – ha detto il nuovo manager – è quello di ampliare e puntare sulle giovani promesse tramite la crescita costante del vivaio, creando una scuola ad hoc del basket femminile siciliano, possedendo già la stessa società una struttura polifunzionale adeguata alla formazione dei giovani talenti. In tal modo si punta a valorizzare le risorse del nostro territorio, da sempre serbatoio di campioni internazionali che vengono riconosciuti in altri territori, abbassando i costi di gestione dovuti soprattutto all’acquisto di atlete straniere. ”

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