E adesso: ci sono ancora sette turni di speranza

E matura ancora una volta una sconfitta in trasferta per il Siracusa di Ugolotti che aveva fatto lavorare sodo la sua pattuglia nella settimana che ha preceduto la trasferta in quel di Lanciano,contro la squadra di Camplone che seppure non esprimendosi in maniera trascendentale riesce a segnare un golletto e a conservarlo sino alla fine.

Si trattava di una sfida tra due squadre che puntano entrambe alle posizioni da play off in questo girone B del campionato di Prima Divisione e che ha visto per certi aspetti gli aretusei,regalare un tempo agli abruzzesi salvo a sbracciarsi nel secondo tempo con l'entrata dei più tonici Abate e Corapi.

Purtroppo stavolta non sono state condivisibili le scelte operate dal tecnico di Massa che ha continuato a dare fiducia a Bongiovanni che si era allenato a scartamento ridotto e a un Koffi che si era dannato l'animo per conquistarsi un posto in squadra ma che è ancora lontano dall'avere raggiunto la migliore condizione agonistica.

E quindi anche con i limiti dinamici che gli vengono riconosciuti sarebbe stato meglio affidarsi all'esperto tarantino Vincenzo Cosa che possiede ancora una voglia matta di lottare.

Adesso come segnalava il vicepresidente Marco Mauceri,mancano ancora sette partite per continuare a coltivare il sogno dei play off,non tralasciando di valutare il fatto che questa squadra di sicuro non era stata costruita per puntare ad obiettivi di prestigio.

Ma occorre innanzitutto fermare il passo di questo Foggia che sta viaggiando,proprio in questo periodo,come un treno e poi riuscire a invertire la tendenza in trasferta perché nelle partite che ancora mancando da disputare si gioca maggiormente fuoricasa.

Quindi due quiz da risolvere,prima i problemi del centrocampo aretuseo e poi quelli dell'attacco ,si spera, puntando anche al recupero dell'ex attaccante del Melfi, Chiaria.

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