Giudizio feroce sull'immobilismo del governo Lombardo per l'utilizzo dei fondi europei

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2 marzo 2012 -  Una Regione ferma,preda dell’immobilismo. Dove poco – e male – è stato fatto, tra ritardi, inefficienze e opportunità mancate. È impietoso il giudizio espresso stamane dal Pdl a Palazzo dei Normanni sul rapporto tra la Sicilia e i Fondi europei.

L’occasione è stata una conferenza stampa organizzata dall’europarlamentare Salvatore Iacolino e dai deputati regionali Francesco Scoma e Gianpiero Cannella che sono anche rispettivamente coordinatori provinciale e cittadino del partito palermitano.

Tabelle alla mano, i tre intervenuti, hanno speso parole pesanti in merito alla gestione Lombardo. “Inettitudine, fallimento, disastro delle politiche di programmazione”.


“I numeri sono negativi – dichiara Iacolino – . Lombardo rifletta su un punto: forse sarebbe il caso che prima di chiedere altri soldi a Monti si pensasse a come utilizzare quelli che ci sono stati forniti”.
Concretamente, cosa è accaduto? Nella fattispecie, sembrerebbe molto poco.

Le cifre rese note, riguardano i Fondi Por Sicilia FESR. Un totale di 6 miliardi e 500 milioni di euro, dei quali sono stati spesi solo il 12% dell’ammontare complessivo, ovvero 800 milioni di euro. Le risorse impiegate incidono sul Pil regionale appena dello 0,13%. Dei 7 assi del POR, la percentuale dei lavori realizzati, parla chiaro. Iacolino insiste: “Considerate l’asse 2, relativo all’Uso efficiente delle risorse naturali. Ebbene, riguarda anche gli interventi volti a prevenire il dissesto idrogeologico. La programmazione complessiva ammonta al 12,82%. Vi pare possibile che in una Regione come la Sicilia, non si pensi ad evitare le catastrofi naturali che già molti morti hanno provocato? Evidentemente, Giampilieri non ci ha insegnato nulla”.

Si va avanti nella lettura dei dati. Ammontano a 7,26% i fondi utilizzati per gli interventi realizzati in merito a “Valorizzazione identità culturali, paesaggistiche, ambientali e sviluppo turistico”. Poco più del 4%, gli interventi realizzati per lo Sviluppo urbano sostenibile, altra nota dolente, dal momento che gli interventi previsti in quest’asse riguardano la riqualificazione dei centri storici. Altri dati: 21,28% per Reti di collegamento per la mobilità, 8,41% per Ricerca, innovazione e informazione, 11,62% per Sviluppo imprenditoriale e competitività dei settori produttivi locali, 5,41% per Governance, capacità istituzionali e assistenza tecnica.

“Numeri che parlano da soli – puntualizza Scoma -. Altro che crescita e occupazione. Quanto detto sin qui in merito al governo Lombardo è ben poca cosa. Ricordiamo che in Sicilia il 40% dei giovani è ancora in cerca di lavoro. E che le piccole e medie imprese della nostra Isola non sono in grado di sviluppare innovazione e competitività”.

Iacolino rincara la dose: “Dei Fondi Por Fesr del 2000-2006, è stato speso solo il 25% dell’ammontare complessivo. Moltissimi stati di piccole dimensioni, come la Lituania, hanno raggiunto risultati nettamente superiori ai nostri. Il nostro ruolo – aggiunge l’eurodeputato – è quello di fare da tramite tra il governo regionale e la commissione europea. Il Parlamento europeo sta pensando a come rivalutare criticamente il dossier della spesa. Questa situazione di mancati investimenti potrebbe orientare il Parlamento e la commissione a scelte diverse da quelle fatte fino ad oggi nei confronti della Sicilia”.

Eppure il governatore Lombardo, ha più volte sostenuto che dei Fondi comunitari, “non è stato perso nemmeno un euro”. Immediata la replica di Iacolino: “Non basta immobilizzare i fondi Jessica o Jeremie, come sta facendo il governo Lombardo, bisogna anche impiegarli”.

La lista dei lavori iniziati e fermi da tempo, è lunga. La chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, è ferma dal 28 aprile 2010. Stessa sorte per l’acquedotto dissalata Gela-Aragona (settembre 2010), il rifacimento dell’acquedotto Montescuro Ovest (ottobre 2011). E ancora: l’autostrada Siracusa-Gela, il prolungamento della ferroviaria circumetnea, l’interporto di Termini Imerese, il raddoppio ferroviario Palermo-Carini, il potenziamento della banda larga in Sicilia, l’adeguamento a 4 corsie della SS 640 della Agrigento-Caltanissetta, la velocizzazione mediante rettifiche di tracciato tra i nodi urbani di Palermo e Agrigento.

Che in merito al Fondi europei, in Sicilia si sia commesso qualche errore, non è di certo una novità. Ma il Pdl puntualizza in merito a “grosse sviste di programmazione”. E’ il caso del centro di Adroterapia che dovrebbe aprire le porte all’ospedale Cannizzaro di Catania. Un progetto di 130 milioni di euro, destinato ad una struttura dedicata alla cura di rare patologie oncologiche oculari. “Il sistema sanitario regionale – conclude Iacolino – credo che abbia ben altre priorità”.

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