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Mura Dionigiane a 2 passi da Tremilia |
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Fumi inquinanti dal polo industriale |
Strana città
, Siracusa, che rischia per di perdere come denunciano gli ambientalisti,
l’inclusione nella World Heritage List dell’Unesco per l’assenza di un idonea
politica di salvaguardia del territorio. Una città nella quale nell’ultimo
periodo si continua a costruire ma le nuove abitazioni rimangono vuote per la
crisi imperante mentre si costituiscono comitati spontanei per legalizzare e
rendere fruibili una caterva di nuovi edifici costruiti dalla parte di
Tremilia. Proseguendo nella lista invece degli atteggiamenti incredibili che
contraddistinguono la vita cittadina, è inusuale constatare che per una decisione da
ascrivere alla classe politica, si riuniscono i club service cittadini per
decidere come si debba operare nella direzione di avviare la gestione del
teatro comunale, dopo sessanta anni sulla via del completamento. C’è un economia
sommersa che spinge ma solo a parole verso lo sviluppo turistico mentre mancano
i collegamenti e vengono trascurati per esempio i malanni cronici del porto
Grande (sversamenti dei reflui del depuratore) e si tarda a togliere la
bettolina incagliata sulla costa della zona Nord di Siracusa. Tardano ad
arrivare peraltro i finanziamenti annunciati che dovrebbero consentire il
finanziamento delle banchine al Foro Italico. Una città allo sbando dove si
pensa solamente alle nuove elezioni e dove si cerca di minimizzare il fatto di
consiglieri comunali indagati per
rimborsi, figurando come dipendenti fantasma di ditte o industrie. Una campagna
elettorale che già pullula di candidati che tentano di costituirsi una nuova
verginità politica o che sono stati trombati dalle ultime elezioni o che sono
sconosciuti ai più. Una città, Siracusa, nella quale sono state concesse
autorizzazioni a tutto spiano a sponsor economici anche da consiglieri che dovrebbero figurare
all’opposizione. Si continuano a combattere piccole battaglia di retroguardia e
in questo bailamme con tanto di commissario insediato al municipio aretuseo, parecchi
assessori comunali tendono a valorizzare realizzazioni mai avvenute o propositi
mai avviati nel concreto. E nel contempo con la spada di Damocle
dell’eliminazione delle province che è negli intendimenti del governatore
Crocetta, c’è un inaugurazione al giorno. Difficile potere trovare in un
panorama politico dove in parecchi hanno fatto e continuano a fare “terra
bruciata”, i cosiddetti “cavalli di razza” che dovrebbero essere destinati a
potere concorrere per la carica di sindaco. E la situazione non è neppure
consolante nel vicino hinterland aretuseo che continua purtroppo a fare
riferimento al polo industriale, dove
ancora vige in svariate forme il ricatto occupazionale. E’ stato avviato uno
screening dei tumori per la popolazione che vive a Priolo anziché pensare ad
adottare provvedimenti esistenti con le leggi vigenti e come è già successo
all’Ilva di Taranto, per puntare ad eliminare le cause delle insorgenze
tumorali. Ma già :continua ad esistere la contraddizione del CIPE una struttura
gestita dalle industrie e che dovrebbe controllare le stesse.
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