Strana città: nuove alchimie elettorali
Strana città
nella quale s’infiamma la battaglia
elettorale per trovare il nuovo sindaco destinato a succedere a Visentin
assicurando al contempo anche una giunta che sia in grado di amministrare,
invece di lasciare, com’è successo, un comune in default o peggio in bancarotta annunciata come ha
dovuto constatare il prefetto Giachetti che ha assunto l’onere di commissario
proprio al comune aretuseo. Strana citta. Difatti non sono disponibili 6
milioni per riparare il viadotto che da
Scala Greca consente l’accesso alla città impossibili da trovare nelle esangue
casse comunali, così come non sono disponibili fondi per assicurare l’apertura
del solarium di forte Vigliena e neppure
per saldare il debito con l’Igm e quindi assicurare la pulizia ad una citta che
dovrebbe disporre degli standard di una città inclusa nella World Heritage
List. Strana città perché non dispone dei soldi necessari per togliere la
motonave Gelso ancora incagliata nella scogliera della zona sud della città.
Senza dimenticare che non ci sono soldi per bonificare dell’amianto il
perimetro urbano non essendosi costituita in giudizio l’amministrazione
comunale nella causa che a Torino, è stata intentata agli amministratori delle
fabbriche di Eternit sparse nel territorio italiano. Strana città che non
dispone di fondi per il trasporto urbano e per assicurare ai crocieristi
l’approdo sulle banchine del Foro Italico. Occorre ricordare che
l’amministrazione che ha dovuto lasciare il testimone alla guida
dell’amministrazione attiva al commissario Giachetti si è anche segnalata, come
hanno rilevato gli organismi di controllo nazionali per uno scialaquio
nell’assegnare consulenze a tutto spiano. Quegli stessi amministratori,
parecchi dei quali sono alla ricerca di una nuova verginità politica riciclandosi nelle diverse liste civiche che
sono comparse come i funghi in queste elezioni per la riconosciuta disaffezione
contro l’attuale classe politica e i partiti che ci ammanniscono slogan per lo
più roboanti e fuorvianti. Strana città nella quale gli operatori del turismo,
abbastanza in fieri che pur disponendo di bellezze naturali davvero uniche che
pochi si preoccupano di difendere e valorizzare, dopo aver consegnato
l’amministrazione della città definendo una maggioranza bulgara, adesso
formulano voti e richiedono interventi al neo assessore regionale al turismo
Maria Rita Sgarlata. Strana città.
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