La misteriosa Guglia di Marcello


Un numero considerevole di escursionisti ha partecipato  nel mese di aprile, all’inaugurazione del “sentiero Natura” che collega la riserva naturale orientata Saline Lipu di Priolo alla Guglia di Marcello.                                                                                                                        
 Dopo numerosi anni di oblio, l’apertura di un apposito percorso pedonale, immerso nella natura, ha dato nuovamente la possibilità ai priolesi e ai visitatori di contemplare da vicino l’enigmatico monumento, noto col nome di “Guglia di Marcello” .Secondo la tradizione popolare, si credeva fosse stato eretto dall’omonimo console romano, ma , in realtà, studi, recenti hanno accertato avesse una destinazione funeraria privata. La “Guglia di Marcello”, occlusa da un lato dalla linea ferroviaria e dalle restanti parti dalla presenza ingombrante degli impianti industriali, era rimasta sinora inaccessibile. Dopo l’accordo siglato, tra Lipu, Ente gestore della Riserva Saline di Priolo, e la centrale Enel “Archimede”, con la mediazione dell’amministrazione comunale, si è aperto al pubblico quel tratto che impediva di visitare l’antico monumento funerario romano. Partendo dall’ingresso centrale della riserva, oltrepassando un paesaggio dall’incantevole bellezza, che si immette nel percorso gentilmente spalancato dalla centrale Enel, ormai denominato “sentiero Natura”, percorrendo un chilometro e mezzo, si può facilmente raggiungere la fatidica Guglia.                                                                                 «Dopo tanti anni di progettazione e di sacrifici – ha detto il direttore della R.N.O. Saline di Priolo, Fabio Cilea -  restituiamo al territorio, ai priolesi e ai turisti la Guglia di Marcello. Con l’inaugurazione del “sentiero Natura”, abbiamo ridato alla Guglia di Marcello quello splendore di cui godeva anticamente. I priolesi, in completa sicurezza, attraverso salutari passeggiate, potranno tornare a visitare il monumento che, sicuramente, diventerà uno dei punti di riferimento di un progetto turistico – culturale che contempla al suo interno la valorizzazione di tutte le bellezze del territorio, che possono essere fruite dai priolesi e dai visitatori. Il progetto abbraccia già al suo interno importanti aspetti naturalistici, paesaggistici, storici ed archeologici. La fruizione della “Guglia di Marcello” è possibile anche grazie alla collaborazione dell’istituto ciechi “Ardizzone Gioeni” di Catania, che ha dato in consegna all’amministrazione comunale priolese il fondo di cui è proprietario, in cui ricade il monumento.                                                                                                                                               “Col comune di Priolo Gargallo, come ispettrice per le catacombe della Sicilia orientale – ha affermato Maria Rita Sgarlata neo assessore regionale ai Beni Culturali - ho condiviso una serie di progettualità convincenti, in linea con una nuova idea di sviluppo turistico, divenuta, un modello da esportare anche a Siracusa. Ora, nella nuova veste di assessore regionale avverto la responsabilità di amministrare una macchina complessa, in quanto non mi dovrò occupare esclusivamente del territorio priolese, ma, dell’intera Sicilia. Ho deciso di farmi coadiuvare professionalmente dal dott. Mercurio, per quanto di positivo ha fatto in questi anni a Priolo. Sarebbe la persona con le competenze necessarie per questo importante ruolo”.

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