Mostra degli ultimi reperti della battaglia delle Egadi

Rostro sul fondale
Recupero del rostro
L’associazione ArcheoAegates e l’associazione C.S.R.T. “Marettimo”, in collaborazione con il comune di Favignana - Isole Egadi, con la Soprintendenza del Mare, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani, l’area marina protetta e l’istituto comprensivo delle Egadi “Antonino Rallo”, e ancora con la parrocchia Maria SS delle Grazie di Marettimo, Legambiente Egadi e l’associazione Vela Latina, hanno organizzato l’esposizione “Pacem in maris: strumenti di guerra, percorsi di pace”, una mostra temporanea che sarà ospitata dal 10 al 31 marzo prossimi dalla biblioteca dell'Oratorio parrocchiale di Marettimo, con due rostri, un elmo e due anfore. L'iniziativa è stata illustrata con un apposita conferenza stampa al museo Pepoli dal sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto, dal soprintendente del mare, Sebastiano Tusa, dal direttore dell'area marina protetta, Stefano Donati, dal direttore del museo Pepoli, Luigi Biondo e dalla soprintendente di Trapani, Paola Misuraca.                                                               Il filo conduttore della mostra è la battaglia che ebbe luogo il 10 marzo 241 a.C., uno tra i più grandi eventi nella storia delle civiltà del Mediterraneo e oggetto di importanti ricerche archeologiche che recentemente hanno portato alla luce undici rostri (strutture rinforzate di bronzo, fissate alle prue delle antiche navi da guerra, che servivano per speronare le navi nemiche, tra i più temuti strumenti di guerra dell'epoca, perchè l’impatto era devastante e il naufragio quasi certo).                                                                                                                          
Due degli elmi recuperati
 La grande battaglia, che vide protagoniste la flotta cartaginese e romana nelle acque antistanti le Isole Egadi, pose fine alla Prima guerra punica e segnò l’ascesa di Roma come dominatrice dei mari spianandole la strada verso l’Impero.

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