Indagini geomagnetiche nel sito dell' antica Acre
L'area archeologica di Palazzolo Acreide |
Nel ambito della Convenzione tra SiciliAntica e l'Istituto di Archeologia dell'Università di Varsavia, firmata nel 2013 a Caltanissetta e Varsavia, i soci dell'associazione insieme con gli studenti ed i docenti dell'Università hanno partecipato alle attività di scavo archeologico nel sito di Akrai (Palazzolo Acreide).
La terza campagna di scavo ha concluso la ricerca scientifica della missione Italo- Polacca sotto la direzione della Prof. Roksana Chowaniec dall'Università di Varsavia in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa rappresentata dalla dott.ssa Rosa Lanteri e dal dott. Lorenzo Guzzardi, direttore del Parco archeologico di Eloro e Villa del Tellaro.
La collaborazione tra l'associazione e l'Università di Varsavia è iniziata nel 2009 con lezioni per gli studenti universitari dedicate alla fruizione e valorizzazione dei siti archeologici nella Sicilia sud-orientale.Nel 2011 durante la conferenza internazionale organizzata dall'Università di Varsavia sul tema:
"Archeological Heritage: Methods of educations and popularizations " è stato illustrato il ruolo di SiciliAntica nell' ambito della divulgazione del patrimonio archeologico attraverso numerose iniziative fin dalla fondazione della associazione .Nel 2010 i soci hanno illustrato la storia antica di Siracusa durante la visita guidata degli studenti dal'Istituto di Archeologia di Università di Varsavia.
Questo anno alla campagna di scavo, iniziata a settembre e finita ad ottobre, hanno partecipato 8 soci di SiciliAntica, Stefano Agnello, Martina Bellomo, Concetta Caruso, Enrica De Melio, Marta Fitula, Loredana Maieli, Lucia Nastasi, Elena Pizzo.
La ricerca consisteva sia nella attività di scavo sia nella documentazione scientifica: preparazione delle schede, disegno delle opere murarie, del sito, e dei reperti; misurazione con la stazione totale. Lo scavo è stato effettuato sul sito dell' antica città di Akrai , citata nella "Guerra del Peloponneso" di Tucidide, il quale scriveva che Akrai e Kasmenai furono fondate dai Siracusani; Akrai settant'anni dopo la fondazione di Siracusa, cioè circa nel 664-663 a.C. La città fondata su un altopiano dei Monti Iblei (Acremonte), tra i fiumi: Anapo, Tellaro e il Cassibile, è stata mensionata da Diodoro.
Qui, nel III sec. a.C. sono stati costruiti alcuni nuovi edifici importanti tra cui il teatro, il boulterion e il santuario (chiamato Santoni) dedicato alla dea Kybele .Durante la seconda guerra punica Ippocrate fu costretto di rifugiarsi ad Akrai. Acrae - facente parte delle stipendiariae civitates era obbligata a pagare il tributo a Roma. Cicerone la descrisse anche nelle Verrine.
Nel II sec. d.C. Akrai appare sulla Tabula Peutingeriana come importante tappa della via Seliluntina, che conduceva da Siracusa a Lilybaeum. Malgrado le indagini svolte da diversi studiosi (tra cui Tommaso Fazzello nel 500¡ il barone Judica nel 900, Julius Schubring, Paolo Orsi, Giuseppe Voza) la conoscenza della città si limita alla occupazione greca lasciando lacune dopo la conquista romana.
Lo scavo archeologico è stato preceduto da una serie di indagini non invasive dei dintorni di Acrai e sul sito di Akrai a partire dal 2009.L'area archeologica sottoposta alle analisi geomagnetiche ha compreso in tutto 3,5 ettari.I risultati della ricerca hanno permesso di creare un modello integrale dei dati digitali, in cui le singole zone tematiche sono complementari e spiegate reciprocamente. Grazie alle fotografie verticali sono stati creati i modelli tridimensionali delle strutture presenti nel sottosuolo. Nell'ambito del progetto è stata inoltre proposta la ricostruzione tridimensionale del teatro di Akrai. I risultati di queste ricerche sono stati presentati il 22 settembre 2012 in conferenza al Municipio di Palazzolo "Quando il futuro incontra il passato. La tecnologia moderna nella ricerca archeologica del Siracusano", organizzata da SiciliAntica in collaborazione con il Comune, la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, il Parco archeologico di Eloro e l'Università di Varsavia. Giuseppe Moschella ha mostrato diverse tecniche non invasive nella ricerca archeologica effettuate anche durante le attivitè svolte da SiciliAntica .Nello stesso anno i volontari di SiciliAntica, insieme con i docenti ed i studenti dell'Università di Varsavia hanno partecipato alle attività di pulizia e diserbo dell'area archeologica di Akrai condotte dal comune di Palazzolo Acreide. Lo scavo archeologico è stato eseguito nella parte occidentale della antica città di Akrai., i soci hanno lavorato nell' area di due saggi aperti per la verifica delle anomalie identificate durante la ricerca non invasiva.Il saggio I a sud della via principale è stato successivamente allargato ottenendo le misure 20x 15. Oltre le strutture murarie sono stati recuperati diversi reperti tra cui numerose spille in osso, lucerne, frammenti di terracotta, monete, ceramica sigillata.
I primi strati contenevano materiale archeologico attribuibile ai diversi periodi del sito (dal periodo greco al tardo antico). Invece il collocamento cronologico dei strati più profondi si riferisce ai primi secoli d.C. quindi all'età imperiale.Tra le diverse attività svolte dai soci sul saggio è stata particolarmente importante e meticolosa la conservazione della parete affrescata e dei frammenti dell'intonaco . E' stato avviato lo studio e la conservazione delle numerose monete rinvenute questo anno, anche grazie all' utilizzo del metal detector. Grazie alla preziosa collaborazione con gli scienziati dall'Università, i soci hanno avuto la possibilità di lavorare insieme con i professionisti specializzati in diverse materie come p.e. paleozoologia, numismatica, produzione del vetro e la ceramica.
Questo anno il saggio II situato al Nord Ovest è stato allargato verso Sud. Qui risultava un cambiamento dell'andamento della strada provocato, probabilmente, dalla presenza di grandi sassi di natura vulcanica. Durante questa campagna di scavo, dai due saggi sono stati recuperati circa 700 reperti in metallo, osso, vetro, terracotta e numerosi frammenti di ceramica di vario tipo.
Dopo la conclusione della campagna della Missione Italo - Polacca tutti i reperti sono stati elaborati in modo scientifico, schedati, documentati e conservati e sono stati trasferiti nelle strutture del Museo Civico di Noto e sottoposti alla custodia del Servizio del Parco archeologico di Eloro.
Il 19 ottobre con la visita a Casale degli Angeli nella località Santa Lucia, la base della Missione e luogo dello studio dei reperti, da parte del Vicepresidente Regionale di SiciliAntica, Arch. Giuseppe Lo Porto e del Consigliere Regionale Costantino Tropea e' stata chiusa ufficialmente la campagna di scavo.
La campagna Akrai 2013 è stata arricchita grazie al prezioso intervento del Prof. Davide Tanasi dalla Arcadia University, The College of Global Studies, partner della associazione dal 22 aprile 2013 e la presentazione dello spettacolo multimediale Siracusa 3D Reborn, un viaggio virtuale nella Siracusa greca.
La collaborazione con questa Università Americana in maniera continua consiste attualmente in una serie di lezioni agli studenti dedicate alla Sicilia romana nel periodo imperiale.
Nel corso della preparazione insieme con i partner di SiciliAntica sono diverse attività comprendente conferenze, mostre, scavi e ricerche scientifiche non solamente a livello regionale ma anche internazionale con lo scopo di valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale ed ambientale della Sicilia.
Per ulteriori approfondimenti sui nuovi scavi ad Akrai ci si puù collegare al sito: http://www.akrai.uw.edu.pl/
La terza campagna di scavo ha concluso la ricerca scientifica della missione Italo- Polacca sotto la direzione della Prof. Roksana Chowaniec dall'Università di Varsavia in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa rappresentata dalla dott.ssa Rosa Lanteri e dal dott. Lorenzo Guzzardi, direttore del Parco archeologico di Eloro e Villa del Tellaro.
La collaborazione tra l'associazione e l'Università di Varsavia è iniziata nel 2009 con lezioni per gli studenti universitari dedicate alla fruizione e valorizzazione dei siti archeologici nella Sicilia sud-orientale.Nel 2011 durante la conferenza internazionale organizzata dall'Università di Varsavia sul tema:
"Archeological Heritage: Methods of educations and popularizations " è stato illustrato il ruolo di SiciliAntica nell' ambito della divulgazione del patrimonio archeologico attraverso numerose iniziative fin dalla fondazione della associazione .Nel 2010 i soci hanno illustrato la storia antica di Siracusa durante la visita guidata degli studenti dal'Istituto di Archeologia di Università di Varsavia.
Questo anno alla campagna di scavo, iniziata a settembre e finita ad ottobre, hanno partecipato 8 soci di SiciliAntica, Stefano Agnello, Martina Bellomo, Concetta Caruso, Enrica De Melio, Marta Fitula, Loredana Maieli, Lucia Nastasi, Elena Pizzo.
La ricerca consisteva sia nella attività di scavo sia nella documentazione scientifica: preparazione delle schede, disegno delle opere murarie, del sito, e dei reperti; misurazione con la stazione totale. Lo scavo è stato effettuato sul sito dell' antica città di Akrai , citata nella "Guerra del Peloponneso" di Tucidide, il quale scriveva che Akrai e Kasmenai furono fondate dai Siracusani; Akrai settant'anni dopo la fondazione di Siracusa, cioè circa nel 664-663 a.C. La città fondata su un altopiano dei Monti Iblei (Acremonte), tra i fiumi: Anapo, Tellaro e il Cassibile, è stata mensionata da Diodoro.
Qui, nel III sec. a.C. sono stati costruiti alcuni nuovi edifici importanti tra cui il teatro, il boulterion e il santuario (chiamato Santoni) dedicato alla dea Kybele .Durante la seconda guerra punica Ippocrate fu costretto di rifugiarsi ad Akrai. Acrae - facente parte delle stipendiariae civitates era obbligata a pagare il tributo a Roma. Cicerone la descrisse anche nelle Verrine.
Nel II sec. d.C. Akrai appare sulla Tabula Peutingeriana come importante tappa della via Seliluntina, che conduceva da Siracusa a Lilybaeum. Malgrado le indagini svolte da diversi studiosi (tra cui Tommaso Fazzello nel 500¡ il barone Judica nel 900, Julius Schubring, Paolo Orsi, Giuseppe Voza) la conoscenza della città si limita alla occupazione greca lasciando lacune dopo la conquista romana.
Lo scavo archeologico è stato preceduto da una serie di indagini non invasive dei dintorni di Acrai e sul sito di Akrai a partire dal 2009.L'area archeologica sottoposta alle analisi geomagnetiche ha compreso in tutto 3,5 ettari.I risultati della ricerca hanno permesso di creare un modello integrale dei dati digitali, in cui le singole zone tematiche sono complementari e spiegate reciprocamente. Grazie alle fotografie verticali sono stati creati i modelli tridimensionali delle strutture presenti nel sottosuolo. Nell'ambito del progetto è stata inoltre proposta la ricostruzione tridimensionale del teatro di Akrai. I risultati di queste ricerche sono stati presentati il 22 settembre 2012 in conferenza al Municipio di Palazzolo "Quando il futuro incontra il passato. La tecnologia moderna nella ricerca archeologica del Siracusano", organizzata da SiciliAntica in collaborazione con il Comune, la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, il Parco archeologico di Eloro e l'Università di Varsavia. Giuseppe Moschella ha mostrato diverse tecniche non invasive nella ricerca archeologica effettuate anche durante le attivitè svolte da SiciliAntica .Nello stesso anno i volontari di SiciliAntica, insieme con i docenti ed i studenti dell'Università di Varsavia hanno partecipato alle attività di pulizia e diserbo dell'area archeologica di Akrai condotte dal comune di Palazzolo Acreide. Lo scavo archeologico è stato eseguito nella parte occidentale della antica città di Akrai., i soci hanno lavorato nell' area di due saggi aperti per la verifica delle anomalie identificate durante la ricerca non invasiva.Il saggio I a sud della via principale è stato successivamente allargato ottenendo le misure 20x 15. Oltre le strutture murarie sono stati recuperati diversi reperti tra cui numerose spille in osso, lucerne, frammenti di terracotta, monete, ceramica sigillata.
I primi strati contenevano materiale archeologico attribuibile ai diversi periodi del sito (dal periodo greco al tardo antico). Invece il collocamento cronologico dei strati più profondi si riferisce ai primi secoli d.C. quindi all'età imperiale.Tra le diverse attività svolte dai soci sul saggio è stata particolarmente importante e meticolosa la conservazione della parete affrescata e dei frammenti dell'intonaco . E' stato avviato lo studio e la conservazione delle numerose monete rinvenute questo anno, anche grazie all' utilizzo del metal detector. Grazie alla preziosa collaborazione con gli scienziati dall'Università, i soci hanno avuto la possibilità di lavorare insieme con i professionisti specializzati in diverse materie come p.e. paleozoologia, numismatica, produzione del vetro e la ceramica.
Questo anno il saggio II situato al Nord Ovest è stato allargato verso Sud. Qui risultava un cambiamento dell'andamento della strada provocato, probabilmente, dalla presenza di grandi sassi di natura vulcanica. Durante questa campagna di scavo, dai due saggi sono stati recuperati circa 700 reperti in metallo, osso, vetro, terracotta e numerosi frammenti di ceramica di vario tipo.
Dopo la conclusione della campagna della Missione Italo - Polacca tutti i reperti sono stati elaborati in modo scientifico, schedati, documentati e conservati e sono stati trasferiti nelle strutture del Museo Civico di Noto e sottoposti alla custodia del Servizio del Parco archeologico di Eloro.
Il 19 ottobre con la visita a Casale degli Angeli nella località Santa Lucia, la base della Missione e luogo dello studio dei reperti, da parte del Vicepresidente Regionale di SiciliAntica, Arch. Giuseppe Lo Porto e del Consigliere Regionale Costantino Tropea e' stata chiusa ufficialmente la campagna di scavo.
La campagna Akrai 2013 è stata arricchita grazie al prezioso intervento del Prof. Davide Tanasi dalla Arcadia University, The College of Global Studies, partner della associazione dal 22 aprile 2013 e la presentazione dello spettacolo multimediale Siracusa 3D Reborn, un viaggio virtuale nella Siracusa greca.
La collaborazione con questa Università Americana in maniera continua consiste attualmente in una serie di lezioni agli studenti dedicate alla Sicilia romana nel periodo imperiale.
Nel corso della preparazione insieme con i partner di SiciliAntica sono diverse attività comprendente conferenze, mostre, scavi e ricerche scientifiche non solamente a livello regionale ma anche internazionale con lo scopo di valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale ed ambientale della Sicilia.
Per ulteriori approfondimenti sui nuovi scavi ad Akrai ci si puù collegare al sito: http://www.akrai.uw.edu.pl/
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