STRANA CITTA' 9

Scarti amianto sulla superstrada Cassibile Fontane Bianche
Canale di gronda

Davvero STRANA CITTA’ dove gli attuali amministratori promettono di avviare il ripristino della circolazione dei bus elettrici, senza trovare i fondi necessari e dove, l’Ast che si occupa di assicurare i trasporti cittadini si presenta senza soluzioni di continuità con i conti in rosso. Si persegue la politica di facciata, senza una progettualità contingente e sollecitando invece l’arrivo di personaggi politici e cattolici di primo piano. STRANA CITTÀ dove l'amministrazione attiva, sostiene la tesi che la manutenzione ordinaria dell’ex provinciale per il Carancino, dove è posizionato il castello Eurialo, non compete al comune. STRANA CITTÀ per la quale l’ex assessore regionale all’Agricoltura si è preoccupato di avallare la decisione di impiantare una barriera arborea con un investimento di ottocentomila euro a Targia. STRANA CITTÀ dove si pensa a investire sul water front, su una struttura da recuperare come la sala Randone, un tunnel a Epipoli mentre si dovrebbe disporre, senza titubanze, del teatro comunale e del teatro Verga, far funzionare il canale di gronda a Epipoli e progettare il riutilizzo dell’ex palazzone della CRI. STRANA CITTA’ nella quale si continua con tenacia a rinviare, ad libitum, la perimetrazione del parco archeologico, problema entrato di rigore nel dimenticatoio soprattutto dopo l’avvicendamento dell’ex assessore ai beni culturali Maria Rita Sgarlata ad altro incarico nel governo regionale. STRANA CITTA’ perchè sulla perimetrazione suddetta si registra una dura presa di posizione dei costruttori edili che vogliono ancora a costruire e a edificare ovunque anche se il numero di case nuove costruite e che rimangono invendute continua inarrestabilmente ad aumentare. STRANA CITTA' sotto il profilo ambientale dove le associazioni ambientalistiche sollecitano una riserva terrestre per un Plemmirio da salvaguardare, ma si ottengono solo temporeggiamenti. STRANA CITTA' dove i consiglieri di quartiere menano vanto della pulizia che viene sollecitata in determinate zone cittadine mentre dovrebbe essere una normale routine e resta nel limbo la questione dell’appalto per l’igiene urbana. Si sollecitano intanto progetti europei per la città e rimane irrisolto il problema di bonificare tutti i manufatti di amianto ancora esistenti nel perimetro urbano e dell’inquinamento da acque reflue, poco depurate, che si riversano nel porto Grande. STRANA CITTA’ dove s’ingaggia un consulente esterno per vigilare e verificare i consumi energetici (bollette elettriche) del comune aretuseo. STRANA CITTA' dove rimane inspiegabile l’utilizzo di 600mila euro per ristrutturare il parcheggio Talete invece di abbattere un ecomostro di cemento, concepito nella logica del mare negato che è la nota dominante di una città che si professa, solo a parole, con propensioni turistiche. 

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