STRANA CITTA'_ trasporto pubblico,inquinamento,piano regolatore,spiagge libere,
Strana città' rimane Siracusa che
pure possiede tutte le credenziali per essere annoverata a buon ragione nelle
città incluse nella World Heritage
List. Per una città a chiara propensione turistica, è strano che gli ambulanti siano distribuiti a
macchie di leopardo in ogni angolo del territorio urbano. Strana città nella quale dopo un periodo d'inspiegabile ostracismo
adesso le rotatorie si trovano
ovunque. Le ultime in ordine di tempo in via
Augusta e via Elorina.
Strana città nella quale si blocca
l'avvio dell’ennesima opera pubblica da completare : il parcheggio di via Mazzanti per il quale i finanziamenti potrebbero non bastare, in quanto il vecchio progetto non è aggiornato alle nuove normative. Strana città' nella quale invece di
attrezzare al meglio con docce e altri servizi, le poche spiagge libere che si contano sulle dita di una mano, si
decide di investire somme per liberarle dalla posidonia che ha sempre arrestato l'erosione dei litorali. Strana città nella quale si ripete
immutabile il fenomeno dell’acqua colorata di scuro all’interno del porto
Grande, per un fenomeno di eutrofizzazione
dovuto al notevole riversamento di acqua ricca di sostanze azotate e
fosforo, provenienti dal depuratore
e, che si riferisce ai dinoflagellati
che possono rendere tossiche le cozze. Un inquinamento cittadino in tutte le
sue variabili che per l’ASP occorre
controllare, aumentando la dotazione strumentale dell’ARPA, invece di mantenere la dipendenza dalla rete di controllo
gestita dal CIPA. Strana città nella quale si rivolgono
sollecitazioni che hanno dell’incredibile all’amministrazione attiva, per la manutenzione della strada per l’Isola, lottizzata per tutta la costa prospiciente. Una sollecitazione
avviata anche per la valorizzazione delle zone
balneari, tartassate
dall’abusivismo selvaggio, che nel tempo è stato sanato ma ha devastato
l’ambiente naturale. Strana città dove
si pensa di costruire solarium in
Ortigia ma anche allo sbarcadero, attuando una bonifica che si
risolverà in vantaggio pro privati con aree recintate e senza tralasciare il
fatto che si vogliono investire 3,5
milioni di euro per opere di protezione alla falesia del Plemmirio. Si
vorrebbe valorizzare la spiaggia della villetta Aretusa “dimenticando” che si debbono fare i conti con l’inquinamento del porto Grande. Strana città che continua ,ma solo a
parole, a professare la sua propensione turistica dove il mare è praticamente negato, la banchina del foro Italico è sottratta al turismo nautico per
lavori che procedono con lentezza pachidermica per l’allargamento
delle panchine, mentre la gara d’appalto
per individuare l’area di parcheggio per i camper è andata ancora deserta, il problema del trasporto
pubblico rimane irrisolto e al riguardo non arrivano finanziamenti
regionali e tantomeno europei. Strana
città dove mentre si battaglia sul piano
regolatore (prevarranno i palazzinari o le associazioni
ambientalistiche?) si vedono obbrobri come il palazzone che fa
angolo in via Elorina e un complesso di multi villette nella zona del Minareto.
Strana città dove si punta ad
avviare la gestione privata della Cittadella dello sport e filtra la notizia dell’intento
di concedere terreno comunale per costruire impianti sportivi privati nella
zona di Santa Panagia.
La spiaggia della Playa all'interno del porto Grande |
Commenti
Posta un commento