Strana città' rimane Siracusa che
possiede tutte le credenziali per essere annoverata a buon ragione nelle città
incluse nella World Heritage List.
Per una città a chiara propensione turistica, è strano che le sue coste sia
stano lottizzate e soprattutto nelle aree del demanio marittimo, grazie
alla Regione Siciliana, matrigna nei riguardi dei cittadini aretusei che non
hanno una casa proprio sul mare. Strana
città dove al riguardo il Comune che non ha la proprietà del demanio
marittimo decide di istituire una task force che non si capisce cosa
debba o possa fare per il mare che continua ad essere negato. Strana città nella quale ancora una
volta sono le associazioni naturalistiche come Natura Sicula ad occuparsi
della pulizia straordinaria di villa Reiman , nella quale qualcuno
nell’amministrazione comunale attiva “scopre” che debbono essere rispettate le
volontà testamentarie: un procedura sinora disattesa. Strana città' nella quale non si progetta di attrezzare con docce e
altri servizi, le poche spiagge libere
(Arenella, Costa del Sole, Fanusa) e, si decide di investire somme per
liberarle dalla posidonia pianta
che ha sempre arrestato l'erosione dei litorali. Strana città nella quale qualcuno tranquillizza sul mare pulito
mentre si è ripetuto il fenomeno dell’acqua colorata di scuro all’interno del
porto Grande, per l’eutrofizzazione dovuta
al notevole riversamento di acqua ricca di sostanze azotate e fosforo,
provenienti dal depuratore e, riferito
ai dinoflagellati che possono
rendere tossiche le cozze. Strana città
dove l’ASP sollecita per il
controllo dell’inquinamento, l’aumento della dotazione strumentale dell’ARPA. Strana città dove si pensa ad affidare l’avvio di un parco naturalistico al Plemmirio ai privati? Strana città nella quale si mena
stranamente vanto delle iniziative intraprese per valorizzare il castello
Maniace, ma sempre qualcuno dovrebbe riuscire almeno a spiegare che fine
hanno fatto gli arieti di bronzo che campeggiavano nel portone d’entrata: uno
di questi venne utilizzato anni addietro per una mostra a palazzo Grassi ,cioè
a Venezia. Strana città dove si progettano altri interventi
per la tonnara di Santa Panagia che nel tempo è divenuta un pozzo senza
fondo di investimenti regionali, con milioni di € sprecati mentre il museo del
mare si trova sempre a conclusione di una indecente trazzera che snoda in un
possedimento dell’ex feudo Gargallo, cosparso di rifiuti di ogni tipo e
che non si decide di bonificare.
Strana città dove mentre si continua
a battagliare sul piano regolatore
(prevarranno i palazzinari o le associazioni ambientalistiche?) non viene
avviata nel concreto la perimetrazione del parco archeologico e sono autorizzati
obbrobri come il palazzone che adesso campeggia sulle balze di Akradina. E
intanto si pressa per regolarizzare un complesso di multi villette nella zona
di contrada Sinerchia. Strana città
dove si avvia la “giornata del decoro urbano” e si dovrebbe riuscire a
spiegare qual è il decoro che si regala ai cittadini (puzza di orina nelle
viuzze poco frequentate di Ortigia e rifiuti di ogni tipo in periferia) ma
soprattutto ai turisti che ci vengono a visitare, quando per esempio le pulizie
del tempio di Apollo si debbono solo alle associazioni di volontariato
mentre si continua imperterriti a prorogare l’appalto per l’igiene urbana.
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castello Eurialo |
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Castello Maniace |
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Scorcio del Plemmirio |
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