La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenk a 1000 km dalla sonda Rosetta - ESA

Comet at 1000 km | Rosetta - ESA's comet chaser
straordinaria immagine della cometa fotografata dalla sonda dell'ESA, Rosetta

E tra qualche tempo (un viaggio durato dieci anni) la sonda Rosetta che continua a viaggiare nello spazio secondo il  suo specifico programma di viaggio, manderà un vettore sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenk, per prendere un campione della sua superficie rocciosa. Il nucleo cometario sarà comunque analizzato con tecnologia italiana ideata da Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano .Rosetta, prende proprio spunto dalla famosissima Stele di Rosetta, un ritrovamento archeologico tra i più  importanti del diciannovesimo secolo: diede la possibilità concreta di decifrare la scrittura geroglifica egizia! Questa sonda aspira a fare una cosa simile, ovvero riuscire a decifrare molti dei misteri che circondano le prime fasi di vita del Sistema Solare in cui viviamo, per chiarire molti punti oscuri, e avere una comprensione maggiore dello spazio nel quale viviamo.La partecipazione italiana alla missione Rosetta consiste di tre strumenti scientifici dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) il cui PI è il Dott. Fabrizio Capaccioni dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator).                                                                                               VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer): combina 3 canali di osservazione in un unico strumento, due dei quali saranno utilizzati nella ricostruzione della mappa spettrale del nucleo. Il terzo canale è dedicato alla spettroscopia ad alta risoluzione. Con queste osservazioni si cercherà di risalire alla natura delle parti solide che compongono il nucleo della cometa e tracciare le sue caratteristiche termiche. I dati ottenuti, combinati con i dati acquisiti da altri strumenti, saranno utilizzati per selezionare la zona sulla quale far posare il lander.
GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) è uno strumento in grado di analizzare le polveri e piccoli grani di materiale presente nella chioma della cometa misurandone le proprietà fisiche e dinamiche, tra le quali la dimensione, il rapporto tra materiale granuloso e quello gassoso, la velocità delle particelle.
OSIRIS/WAC (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System): OSIRIS è lo strumento principale della missione Rosetta per la raccolta delle immagini della cometa. È composto da due canali: NAC (Narrow Angle Camera), ottimizzato per ottenere mappe ad alta risoluzione del nucleo della cometa, fino a 2cm per pixel, con una capacità di messa a fuoco da 2 km a infinito e da 1 a 2 km; WAC (Wide Angle Camera), ottimizzato per ottenere una mappa panoramica ad alta risoluzione del materiale gassoso e delle polveri nei dintorni del nucleo della cometa.
Il canale WAC di OSIRIS è di responsabilità italiana ed è progettato per lo studio accurato delle emissioni gassose della cometa sia nel visibile che nella banda UV. Le immagini acquisite da questo canale, saranno utilizzati per selezionare la zona in cui si dovrà posare il lander.

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