Strana città-viadotto-monumenti minori_porto_spiagge_Pantanelli_teatro_turismo
Strana Città ? Città turistica? Città etica? Tema
di ecosostenibilità, da affrontare, ma la prima sostenibilità possibile è la
pulizia del territorio? Con recinzioni abborracciate e matasse di filo
pendenti, per frenare le mandrie che pascolano tranquillamente sulle balze
della Panoramica, attorno al Teatro Greco dove l’illuminazione è saltata da
oltre un anno? Lontanissima l’illuminazione artistica e notturna come esiste
nella valle dei Templi! Si continua a giocare sul termine turismo mentre la
città deve fare i conti con un inquinamento incontrollato e mai giustamente
irreggimentato. Tra le prerogative di una città turistica ci deve essere un
accoglienza confacente: come spiegare la mancanza d’ illuminazione allo
svincolo stradale di Belvedere e dello svincolo stradale all’altezza dell’uscita
Siracusa Sud, il penoso stato di manutenzione dell’entrata sud dalla statale, senza
trascurare l’ingresso nord, con il pasticcio del viadotto Targia. Turismo può
essere solo sottoscrivere un protocollo d’intesa con i centri vicini del
barocco?
Strana città sono insoluti i problemi delle
strade: vergognoso l’abbandono della Pizzuta e di viale Epipoli malgrado una
notevole popolazione residente, in buona compagnia con le altre strade cittadine
e , lungo le strade per il mare. La sporcizia rimane sovrana sui marciapiedi
alla Pizzuta sommersi da erbacce. E l’illuminazione? Rimane carente, in zone
limitrofe e tutt’attorno ai meravigliosi resti del castello Eurialo e delle
mura Dionigiane.
Strana città dove si elimina il ponte sullo sbarcadero e si mantiene l’ecomostro
del parcheggio Talete, dove si declama di improbabili spiagge ai Pantanelli, soffocati
da insediamenti abusivi a iosa e dove la riserva Ciane Saline, un gioiello naturalistico
alle porte della città dove almeno un paio di progetti di valorizzazione sono
abortiti.E dove segnano il passo il porto di Caltagirone ed altri insediamenti con le stesse caratteristiche.
Strana città con l’Arpa che reclama la possibilità
di insediarsi nel palazzetto della Sanità ristrutturato, poiché nell’attuale non
riesce a disporre addirittura dell’acqua con continuità?
Strana città si batte la fiacca sul teatro
comunale ancora incompiuto e dove grida vendetta il mancato utilizzo del teatro
Verga .
Strana città dove si continua a strombazzare sulla
Smart City, la giunta comunale continua ad essere ballerina perché gli
avvicendamenti debbono soddisfare voglie di partito o di schieramenti affini, mentre
segna il passo una corretta gestione della rete idrica cittadina con
interruzioni ad ogni piè sospinto e, dove rimangono cattedrali nel deserto la
stazione di Targia e lo scalo ferroviario ai Pantanelli con una costosa platea
di lavaggio. Non si pensa alla circonvallazione per Belvedere e alla strada
alternativa per raggiungere le stazioni balneari siracusane.
Strana città' rampognata dalla società Elemata per
il resort mancato alla Pillirina. Strana città dove sono ancora da bonificare
le ceneri di pirite che negli anni di un industrializzazione selvaggia, sono
accumulati nella penisola di Magnisi e, con accumuli presenti nella riserva
delle Saline e del territorio di Priolo.
Strana città' dove permangono discariche abusive,
disseminate nel territorio urbano, del pericoloso eternit in città e di edifici
con tetti di amianto. NESSUNA RISPOSTA
ALLA DOMANDA : QUANTO DEL
PERICOLOSO MATERIALE È STATO
ABUSIVAMENTE SCARICATO NELLE COSTE PROSPICIENTI
LO STABILIMENTO DELLA TARGIA?
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