STRANA CITTA'_iluminazione_ manutenzione strade_rotatorie_inquinamento selvaggio_ viadotto Targia_ amianto_
Strana città nella quale sono sempre
insoluti i problemi delle strade da manutenzionare (vergognoso l’abbandono
della Pizzuta e di viale Epipoli con una notevole popolazione residente)
peraltro in buona compagnia con le altre strade cittadine e alla faccia della
città turistica, lungo le strade per il mare. La sporcizia rimane sovrana sui marciapiedi
alla Pizzuta sommersi da erbacce. Non può fare testo la pulizia realizzata
dalla ditta per l’igiene urbana di piazza Regia Corte: una goccia in mare di
lordume. E l’illuminazione? Rimane carente, in zone limitrofe e tutt’attorno ai
meravigliosi resti del castello Eurialo e delle mura Dionigiane. Strana Città ? Città turistica? Città
etica? Tema di ecosostenibilità, da affrontare, ma la prima sostenibilità
possibile è la pulizia del territorio? Con recinzioni abborracciate e matasse
di filo pendenti, per frenare mandrie che pascolano tranquillamente sulle balze
della Panoramica, attorno al Teatro Greco dove l’illuminazione è saltata da
oltre un anno? Lontanissima l’illuminazione artistica e notturna nella valle
dei Templi! Si continua a giocare sul termine turismo mentre la città deve fare
i conti con un inquinamento incontrollato e mai giustamente irreggimentato. Strana città dove si elimina di botto
il ponte sullo sbarcadero e si mantiene l’ecomostro del parcheggio Talete. Strana città dove il nuovo procuratore
della Repubblica annuncia la necessità di opere di bonifiche del territorio
avviando l’abbattimento degli ecomostri abusivi a Fontane Bianche, che sono ugualmente
diffusi nelle rimanenti località balneari.Strana città Strana
città : non si batte ciglio alla notizia che le industrie chiedono la
modifica dei parametri degli inquinanti (per esempio H2S). Nonostante la marcia per chiedere la riduzione degli
inquinanti imbastita ripetutamente e le giuste proteste con l’elenco dei morti
per tumori che legge ogni volta durante la S.Messa, don Palmiro Prisutto. Come
se si autorizzasse l’Ilva di Taranto
a fare le sue controdeduzioni sui casi di tumori che si sono registrati nella
popolazione pugliese. Strana città
dove si è strombazzato tanto sulla cosiddetta Smart City, non accelerando per
risolvere rapidamente il pasticciaccio
brutto del viadotto a Targia
ma progettando la costruzione di una via
alternativa, con la modesta spesa per un comune che continua a battere cassa di
ben settecentomila euro. Strana citta
dove continuano ad essere evidenti i problemi del malfunzionamento delle mense
scolastiche, che continuano ad essere gestite dalle stesse strutture che hanno
accusato continue disfunzioni nel recente passato. Investimenti solo sulle rotatorie che continuano a
proliferare come i funghi e ce ne sono in gestazione anche sulla strada per il
mare senza pensare alla circonvallazione per Belvedere e alla strada alternativa
per raggiungere le stazioni balneari siracusane. Strana città' che registra la rampogna della società Elemata verso
i consiglieri comunali e l’amministrazione attiva per il resort mancato alla
Pillirina. Strana città dove sono ancora
da bonificare le ceneri di pirite che negli anni di un industrializzazione
selvaggia, sono accumulati nella penisola di Magnisi e, con accumuli presenti nella
riserva delle Saline e del territorio di Priolo. Strana città' dove permangono discariche abusive, disseminate nel
territorio urbano, del pericoloso eternit in città e di edifici con tetti di
amianto.Perche non si riesce ad avere risposta alla domanda : quanto di questo pericoloso
materiale nel tempo è stato abusivamente scaricato nelle coste prospicienti lo stabilimento della targia?
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