Il punto sulle esplorazioni archeologiche subacquee in Sicilia

             IL PUNTO SULLE ESPLORAZIONI SUBACQUE IN SICILIA


Rinvenuto a Giardini Naxos frammento in marmo di una statua di epoca ellenistica.


Durante una ricognizione in mare, Giovanni Murganti ha rinvenuto nelle acque del porto di Taormina – Giardini Naxos un frammento di statua in marmo di epoca ellenistica. Come previsto dalla legge, Murganti ha contattato il sindaco Lo Turco e il soprintendente del mare Sebastiano Tusa che ha inviato sul posto una squadra di archeologi subacquei. Si è potuto constatare che il frammento recuperato, il polpaccio sinistro di una statua in marmo bianco di ottima fattura, misura circa 25 centimetri per un peso di 5 kg e faceva parte di una statua maschile a grandezza naturale. La Soprintendenza del Mare ha avviato immediatamente le analisi per la ricerca dell’origine del marmo che potranno dare indicazioni anche sulla cronologia della statua. La zona, già interessata da provvedimento di interdizione per la scoperta di un’ancora romana e una bizantina - attualmente in custodia presso il museo regionale di Naxos - verrà ulteriormente interessata da ricerche subacquee sistematiche.


Survey strumentale allo Stagnone di Marsala

Ha preso il via nelle acque dello Stagnone di Marsala (Trapani) una campagna di survey strumentale mediante l’utilizzo di un drone marino per una ricognizione completa e aggiornata di evidenze archeologiche presenti nell'area. Il drone marino è il prototipo “Mini ISV Hydrometra prototype 01”,
realizzato dalla Siralab Robotics di Terni e testato adesso per la prima volta per la Soprintendenza del Mare (Sebastiano Tusa, Adriana Fresina,Francesca Oliveri)  con la collaborazione di Int. Geo.Mod di Perugia e Thesaurus s.n.c. . A supporto delle operazioni sono presenti uomini e mezzi della Guardia di Finanza – Sezione operativa navale di Trapani (Paolo De Gregorio, Luca Bertini, Agostino Bazzano) e gli uomini del Nucleo sommozzatori GdF di Palermo (Antonio De Tommaso, Riccardo Pulina, Simone Colucci, Raffaele Tucci). La missione di ricerca è diretta dal Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e coordinata sul posto da Adriana Fresina e Francesca Oliveri dell’Unità Operativa VI della Soprintendenza del Mare.





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