I relitti delle isole Eolie e la "Battaglia delle EGADI"
PROFICUA
COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE PER L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Dal 25 al 30 giugno 2015 si è svolta una campagna di ricerche
subacquee nei fondali delle isole Eolie.
Un team di scienziati ed esperti (Sebastiano Tusa - Soprintendenza del Mare ,Roberto La Rocca – Soprintendenza
del Mare, Salvo Emma –
Soprintendenza del Mare, Ian
Koblick – Aurora Trust Foundation, Greg
Mullen – Aurora Trust Foundation,Gerhard
Seiffert – Aurora Trust Foundation, Cosimo
Malesci – Aurora Trust Foundation, Daniel
Nordstrom– AtlantEco ,Erik
Hasselman – U-Boat Worx,) sotto la direzione del Soprintendente del
Mare Sebastiano Tusa - grazie alla collaborazione tra Soprintendenza
del Mare, Aurora Trust Foundation e U-Boat Worx - ha esplorato tre relitti profondi già individuati da Aurora Trust nel 2009 e nel
2010. I tre relitti sono situati in prossimità dell’isola di Panarea e si trovano ad una profondità
che va dai 90 ai 140 metri. Si tratta di relitti pertinenti l’epoca ellenistico
romana. Erano imbarcazioni dedite al commercio tra la Sicilia e la penisola italiana attraverso le isole Eolie, importante tappa lungo le principali rotte marittime
del mediterraneo centrale. Trovandosi a quote profonde, proibitive per la
subacquea tradizionale, sono state effettuate immersioni con un sommergibile
dell’olandese U-Boat Worx (qui in basso)
che ha
consentito l’investigazione dei relitti con particolare dettaglio. sommergibile Explorer 3 |
Venerdì 20 e Sabato 21 Novembre 2015 all’ex stabilimento Florio di Favignana
è stato inaugurato un nuovo allestimento sulla Battaglia delle Egadi
è stato inaugurato un nuovo allestimento sulla Battaglia delle Egadi
“Difficilmente la breve storia della ricerca archeologica
subacquea -dice Sebastiano Tusa, soprintendente
del mare per la Sicilia - ha registrato un risultato talmente rilevante sia
sotto il profilo scientifico che nel suo impatto mediatico e nell’immaginario
dell’opinione pubblica: la scoperta del luogo esatto ove si combatté la battaglia
delle Egadi il 10 marzo del 241 a.C. Il segreto del successo della scoperta sta
nella capacità di collaborazione tra storici, archeologi e tecnologi a livello
internazionale. E' doveroso che questa storia ritrovata sia a disposizione di
tutti. E quello che vogliamo fare offrendo al viaggiatore che viene in Sicilia
per scoprirne storia e bellezze la possibilità di godere dei reperti ritrovati
e fare un tuffo virtuale in una pagina di storia importante per il Mediterraneo”.
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