Il neutrino cosmico
Il neutrino
cosmico, il Big Bird dal buco nero in una lontana galassia. È stato osservato nel
2012 dall’esperimento Ice-Cube in
Antartide e dal telescopio spaziale
Fermi, ma ora ha un origine. Una potente esplosione avvenuta 10 miliardi
di anni fa, generata dal buco nero della lontana galassia PKS B1424-418. Nel dicembre 2012 alcuni
telescopi hanno osservato un neutrino
super energetico e ci si interrogava
da dove fosse arrivato? Finora
nessuno era riuscito a dare una risposta. Il
“Big Bird“, ribattezzato così per la
sua energia da record,pari a 2mila
milioni di elettronvolt, che ne fa il secondo neutrino più energetico mai
rivelato, arriva dalla lontana galassia PKS
B1424-418, dove 10 miliardi di anni fa è stato emesso dalla potente
esplosione di un buco nero che si trova al centro della sorgente galattica. La
risposta ora arriva dai ricercatori dell’università di Wuerzburg , in Germania, guidati dall’astrofisico Matthias Kadler, rendendo noti i
risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati di Ice-Cube. Tutto ebbe inizio 100 anni fa, quando uno
scienziato austriaco, Victor Hess,
scoprì i raggi cosmici. Hess grazie ad una serie di voli in
mongolfiera, misurò le radiazioni intorno a lui ad altitudini fino ed oltre
cinque chilometri, però a mano a mano che saliva attraverso l'atmosfera, i
livelli di radiazione calavano, per risalire vertiginosamente se scendeva al
livello del mare. Le radiazioni dovevano in qualche modo raggiungere la Terra
dallo spazio. I raggi
cosmici sono ormai noti per essere particelle altamente energetiche che
hanno origine nello spazio e bombardano il nostro pianeta da tutte le
direzioni. La maggior parte sono costituiti da particelle cariche, come gli
ioni metallici, ma questi sono di scarsa utilità per gli scienziati spaziali
che sperano di scoprire le origini dell'alta energia dei raggi cosmici. Le
particelle cariche sono deviate dai campi magnetici nella loro corsa attraverso
lo spazio, rendendo difficile, o impossibile, ripercorrere il loro percorso e
individuare il loro luogo di nascita cosmica. I neutrini sono diversi.
Prodotti insieme ai raggi cosmici nello spazio esterno, i neutrini sono scariche e passano attraverso la
materia quasi del tutto indisturbati .Infatti si dirigono verso la Terra in
linea retta dando agli scienziati una buona possibilità di risalire
direttamente alle loro origini.
Tutto questo è stato elaborato nel laboratorio IceCube alla stazione del Polo Sud Amundsen-Scott in Antartide.
Nell'ultima metà del decennio, più di 5.000 palle di vetro grandi suppergiù come un cocomero, definite "digital optical module" (DOM)
, sono state riunite e sepolte nel
profondo della calotta antartica.
Spencer Klein, fisico del Lawrence Berkeley National Laboratory spiega: "Il DOM è un rilevatore di luce estremamente sensibile che si trova al centro di quello che deve essere uno dei progetti più ambiziosi nella storia della scienza. Con il congelamento di questi moduli nel terreno intorno alla stazione Amundsen-Scott, abbiamo trasformato un chilometro cubo di ghiaccio polare incontaminato, in un osservatorio cosmico enorme. L'IceCube, costato 272 milioni di dollari non è il tipico telescopio; invece di raccogliere la luce delle stelle, dai pianeti o da altri oggetti celesti, cerca le particelle chiamate neutrini fantasma che si scagliano attraverso lo spazio con i raggi cosmici di energia elevata. Secondo i piani, l'osservatorio rivelerà la misteriosa provenienza di questi raggi e come possano essere così energici. IceCube in ultima analisi fornirà agli astronomi occhi nuovi con cui studiare l'universo.
Tutto questo è stato elaborato nel laboratorio IceCube alla stazione del Polo Sud Amundsen-Scott in Antartide.
Nell'ultima metà del decennio, più di 5.000 palle di vetro grandi suppergiù come un cocomero, definite "digital optical module" (DOM)
Il D O M |
Spencer Klein, fisico del Lawrence Berkeley National Laboratory spiega: "Il DOM è un rilevatore di luce estremamente sensibile che si trova al centro di quello che deve essere uno dei progetti più ambiziosi nella storia della scienza. Con il congelamento di questi moduli nel terreno intorno alla stazione Amundsen-Scott, abbiamo trasformato un chilometro cubo di ghiaccio polare incontaminato, in un osservatorio cosmico enorme. L'IceCube, costato 272 milioni di dollari non è il tipico telescopio; invece di raccogliere la luce delle stelle, dai pianeti o da altri oggetti celesti, cerca le particelle chiamate neutrini fantasma che si scagliano attraverso lo spazio con i raggi cosmici di energia elevata. Secondo i piani, l'osservatorio rivelerà la misteriosa provenienza di questi raggi e come possano essere così energici. IceCube in ultima analisi fornirà agli astronomi occhi nuovi con cui studiare l'universo.
Dunque c’è stato un frutto d’
insieme: l’esperimento di rivelazione di neutrini ad altissima energia situato
in Antartide, abbinato ai dati provenienti dal telescopio spaziale Fermi della NASA, in collaborazione
degli enti italiani Asi, Inaf e Infn. IceCube è un esperimento che si trova
in Antartide e che punta a rivelare neutrini ad altissima energia. La storia di
questo neutrino cosmico inizia 10 miliardi di anni fa, ma solo a dicembre 2012 i telescopi sono riusciti ad
osservarlo per la prima volta. La galassia
da cui proviene il neutrino cosmico è classificata come una blazar a raggi gamma, un oggetto
particolarmente attivo con un nucleo compatto e brillante. Questo eccesso
di luminosità della sua regione centrale è prodotto dalla materia che, cadendo
nel buco nero, con una massa milioni
di volte superiore a quella del nostro Sole, viene riemessa in direzione della
Terra .I dati di IceCube e del telescopio
Fermi sono poi stati analizzati nel programma di osservazione a lungo
termine Tanami. Quest’ultimo ha
iniziato la sua attività nel 2007 e monitora circa 100 galassie attive, tra cui
proprio la galassia identificata dal telescopio della Nasa. L’incrocio dei
dati, ha spiegato Kadler, permette
di risalire alla sorgente del neutrino cosmico:“Tenendo conto di tutte le
osservazioni, il blazar sembra aver
avuto mezzi, movente e opportunità per ‘sparare’ il neutrino Big Bird, per
questo motivo è il nostro primo sospettato”. Tanami è un progetto che monitora circa 100 galassie attive. Ha
analizzato i dati provenienti da IceCube
e dal telescopio Fermi, contribuendo
a determinare la sorgente del neutrino Big Bird, il neutrino da 2mila milioni
di elettronvolt.
Da allora i ricercatori hanno elaborato i dati di questo evento altamente
energetico,- spiega Roopesh Ojha,
scienziato della Nasa:“I neutrini
sono le particelle fondamentali della fisica più veloci, luminose, non interagenti
e poco comprese . Oggi siamo in grado di rivelare quelli a più alte energie che
arrivano dall’esterno della nostra galassia. Questo lavoro rappresenta la prima
associazione plausibile tra un solo oggetto extragalattico e uno di questi
neutrini cosmici”. Proprio il loro carattere non interagente con la materia
circostante e l’altissima velocità prossima a quella della luce fanno dei
neutrini particelle molto difficili da rivelare, ma allo stesso tempo le uniche
in grado di sfuggire da oggetti celesti quali i buchi neri, la cui attrazione gravitazionale è tale da
“risucchiare” anche la luce. I neutrini
rappresentano ancora oggi per l’astrofisica un tassello chiave per svelare il
puzzle dei misteri dell’universo.
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